UNA MERAVIGLIOSA “MACCHINA” ALIMENTATA
DALL’INGEGNO E DALLA PASSIONE DEI VOLONTARI
Il
Presepe
meccanico
di
Manerba
taglia
il
traguardo
della
19esima
edizione,
quella
della
definitiva
maturità.
Un
traguardo
che,
come
sempre,
rappresenta
per
noi
un
nuovo
punto
di
partenza,
ancora
più
stimolante
in
vista
del
ventennale.
Ne
ha
fatta
di
strada
questa
Natività,
ideata
dalla
passione
e
dall’ingegno
di
un
pugno
di
volontari
che,
partiti
da
un
progetto
semplice,
alimentato
riciclando
vecchi
motori,
sono arrivati ad allestire una complicatissima “macchina”, e in continuo sviluppo.
Una
creazione
che
non
ha
mai
tradito
il
significato
originario
di
questa
tradizione,
reinterpretando
il
passato
alla
luce
dell’attualità.
Un
presepe
che
non
è
ripetitiva
consuetudine ma espressione di una sempre intensa partecipazione.
Del
resto,
racconta
di
una
notte
di
stelle
e
di
pace,
perchè
Gesù
venne
alla
luce
con
grande
umiltà,
in
una
capanna,
circondato
dai
pastori,
in
un
ambiente
che
viene
sempre
ridisegnato con mano artigianale e artistica nel cuore della Valtenesi.
Gli
Amici
di
San
Bernardo
hanno
come
sempre
reinterpretato
la
scena
della
Natività,
arricchendola
di
nuovi
quadri
e
di
nuovi
personaggi
in
movimento,
ma
senza
far
venire
meno
il
valore
profondo
del
presepio,
che
è
quello
di
rievocare
l’evento
più
significativo
della
nostra
fede:
Cristo
che
si
è
fatto
uomo.
Un
simbolo
mediterraneo,
il
presepe,
dal
profondo significato
culturale,
diverso
dall’albero
di
Natale,
simbolo
della
vita
ma
di
origine
nordica,
pagana,
e
divenuto
soprattutto
espressione
della
società
consumistica.
Non
a
caso
è
sempre
collegato
al
regalo,
anzi
allo
scambio
del
regalo.
Il
presepio
no.
Esso
racconta
l’umiltà
di
un
mondo
fatto
di
pastori
e
di
contadini
che
non
hanno
regali
luccicanti
da
offrire
ma
solo
il
dono
della
loro
partecipazione
a
un
evento
che,
per
il
Cristianesimo,
ha cambiato il mondo. Nel presepio prevale la semplicità, il valore del dono che non è scambio ma condivisione.
Presepio
fenomeno
culturale,
quindi,
reinterpretato
a
tutte
le
latitudini, ma anche simbolo universale di comunità e fratellanza.
La
nascita
di
Gesù
è
una
rappresentazione
ricca
di
allegorie
e
di
simboli,
che
derivano
dal
Vangelo,
ma
che
hanno
sempre
lasciato
spazio
alla
fantasia
dei
creatori.
Perchè
il
presepio
è
in
primo
luogo
una
creazione
artistica,
rappresentazione
dinamica
e
non
simbolo.
E’
anche
un
rito
di
passaggio,
l’arrivo
di
una
nuova
vita
come
quello
di
un
nuovo
anno.
Il
presepe
invita
a
riflettere
sul
mistero
dell’incarnazione
di
Cristo,
attraverso
il
quale
è
possibile
comprendere
il
vero
significato
del
Natale,
che
non
è
solo
scambio
di
auguri
o
di
doni,
ma
è
rinnovamento
della
nostra
fede.
Questo
rimane
il
significato più vero anche del Presepe meccanico di Manerba.
Le novità proposte anche quest’anno sono numerose e significative.
Come
nel
2014,
e
sulla
base
dei
positivi
riscontri
registrati,
l’apertura
è
stata
anticipata
rispetto
al
Natale:
il
Presepe
meccanico
sarà
visibile
già
sabato
19
dicembre,
accontentando
i
tanti
visitatori
e
allargando
i
tempi
a
disposizione
del
pubblico.
La
Natività
è
stata
ulteriormente
allargata
e
la
sua
superficie
raggiunge
adesso
i
320
metri
quadrati.
Il
percorso
all’interno
della
chiesa
è
stato
allungato
e
presenta
alcune
rappresentazioni
inedite.
In
primo
luogo
spicca
la
riproduzione
in
miniatura di un ambiente artico, con igloo, pinguini, orsi, slitte, ovviamente tutto in movimento.
Una
“licenza
poetica”
che
non
è
però
causale,
visto
che
nasce
dal
desiderio
di
rendere
sempre
più
universale
il
Presepe
meccanico,
che
sembra non conoscere confini ed è in grado di allargare i suoi orizzonti ideali all’intero pianeta.
Dall’universale
al
particolare:
la
seconda
novità
è
l’introduzione
di
una
cascina,
un
simbolo
molto
bresciano
ma
attentamente
calato
nello
sfondo
del
presepe,
con
vari
movimenti
che
raccontano
la
vita
agreste:
il
contadino
che
ammucchia
il
fieno
sul
fienile,
la
contadina
che
munge
la
mucca,
un
topolino
che
esce
dalla
sua
tana,
il
giovane
che
raccoglie
mele.
Si
arricchisce
quindi
la
rappresentazione
del
mondo
rurale,
che
spazia dalle aride ondulazioni della Palestina alle verdi colline della Valtenesi.
Naturalmente,
accanto
a
queste
aggiunte
mirate,
si
è
provveduto
alla
revisione
e
all’aggiornamento
di
tutti
gli
altri
movimenti:
per
esempio
le
giostre,
una
delle
scene
di
più
recente
inserimento
nel
contesto,
sono
state
ingrandite
con
nuovi
effetti
che
non
mancheranno
di
incuriosire
i
visitatori, che noi Amici di San Bernardo ci auguriamo sempre più numerosi.
E’
il
pubblico,
è
l’interesse
e
la
sensibilità
del
pubblico,
che
ci
spinge
a
rinnovare
ogni
anno
questo
appuntamento,
che
è
diventato
un
punto
fermo
del
Natale
gardesano,
che
ci
riempie
di
orgoglio
e
ci
spinge
a
lavorare
con
ancor
maggiore
energia
al
miglioramento
di
questo
Presepe
meccanico.
Che
è
opera
collettiva,
frutto
della
fantasia
e
dell’abilità
di
persone,
che
hanno
iniziato
a
lavorare
quattro
mesi
prima
dell’estate
nella progettazione e realizzazione delle novità, mentre il montaggio è iniziato lo scorso 4 settembre.
Per
i
visitatori,
come
sempre,
non
mancherà
un
piccolo
ricordo,
oltre
al
classico
stand
con
vin
brulè
e
tè
caldo.
Un
modo
semplice
ma
conviviale per ringraziare chi è disposto a mettersi in coda per ammirare il frutto del nostro impegno di volontari. Grazie di cuore a tutti!
Il Presidente
Amici di San Bernardo
GRAZIE AI SOSTENITORI DEL PRESEPE
Il
presepio
meccanico
di
Manerba
non
è
mai
stato
soltanto
il
bel
manufatto
con
tante
statuine
e
tanti
meccanismi
ad
animarlo
che
nei
suoi
due
decenni
ha
incantato
decine
di
migliaia
di
persone.
Quello
che
il
visitatore
vede
nella
chiesa
di
San
Giovanni
è
piuttosto
il
punto
di
arrivo
di
una
trama
più
“invisibile”
di
rapporti,
di
amicizie,
di
contatti,
di
collaborazioni,
di
iniziative
collaterali
che
negli
anni
è
andata
crescendo
fino
a
dar
vita
ad
un
piccolo
cosmo
capace
di
proiettare
la
propria
immagine
oltre
i
confini
dell’entroterra
gardesano.
Fondamentale
per
far
conoscere
e
per
valorizzare
la
nostra
iniziativa
è
la
pubblicazione
che
ogni
anno
accompagna
la
realizzazione
del
presepio
e
con
la
quale
vengono
fornite
al
visitatore
una
serie
di
informazioni,
utili
ma
anche
curiose.
La
realizzazione
di
questa
pubblicazione
e
del
presepe
stesso
è
resa
possibile
principalmente
per
la
generosità
di
alcune
decine
di
“sponsor”,
che
noi
preferiamo,
alla
vecchia,
chiamare
ancora
“amici
sostenitori”
–
realtà
economiche
delle
nostre
terre
entrati
a
far
parte
del
progetto
perché
coinvolti
anzitutto
sul
piano
dell’amicizia.
Persone
che
hanno
dimostrato
concretamente
di
apprezzare
l’impegno
degli
Amici
di
San
Bernardo
sostenendo questa iniziativa natalizia.
Citarli
uno
per
uno
come
meriterebbero,
richiederebbe,
ovviamente,
ben
altro
spazio
ma
del
resto
la
loro
“firma”
la
si
trova,
ben
in
evidenza,
nelle
inserzioni
della
pubblicazione.
A
questi
“amici
sostenitori”
va
un
immenso
grazie.
Con
la
speranza
naturalmente
di
poterli
avere
al
nostro
fianco
anche
nelle
prossime
edizioni
del
presepe
di
Manerba.
Per
continuare
così,
tutti
insieme,
ad
offrire
sempre
con
grande
umiltà
ma
con
altrettanta
determinazione
una
bella
occasione
di
incontro
gioioso
a
chi
non
ha
perso né vuole perdere il “senso del Natale” e della gratuità che esso da sempre porta con sé…
Lo Staff
IL MONTAGGIO IN CHIESA SAN GIOVANNI È INIZIATO IL 4 DI SETTEMBRE CON UN ORARIO DAL LUNEDI AL VENERDI 9-12 E 14-17
UN LAVORO DI MECCANICI, FALEGNAMI, ELETTRONICI MODELLISTI
CHE INIZIA TANTI MESI PRIMA DI NATALE
I Volontari dediti al confezionamento del presepe meccanico hanno iniziato i lavori molti mesi prima delle feste natalizie.
Dopo
lo
smontaggio
del
manufatto
dello
scorso
anno
si
sono
messi
subito
all’opera,
iniziando
i
primi
giorni
di
marzo,
per
la
costruzione
della
nuova
fattoria
con
un
tempo
di
realizzazione
di
30
giorni.
Successivamente
i
“tecnici”
hanno
proseguito
nella
costruzione
del
polo
nord;
una
lavorazione
minuziosa
nella
ricerca
di
sofisticati
meccanismi
per
creare
i
movimenti, veramente simili alla realtà.
Il tempo per la realizzazione è stato di 40 giorni.
Ultima
fase,
prima
dello
stacco
“forzato”,
è
stata
la
revisione
completa
di
tutti i moduli andando ad integrare nuovi meccanismi e sistemare
quelli
difettosi.
Come
detto
la
pausa
“forzata”
è
dettata
dal
fatto
che
i
volontari
hanno
dovuto
cambiare
cantiere
ed
impegnarsi
nella
famosa
e
tradizionale
Sagra
di
San
Bernardo
con
4
giorni
di
festa
impegnando
il
gruppo
nelle
sua
organizzazione,
per
far
si
che
la
festa
riuscisse
al
meglio.
Il
4
di
settembre
sono
iniziati
i
lavori
di
montaggio
in
chiesa
San
Giovanni,
con
cadenza
settimanale
dal
lunedi
al
venerdi
dalle
ore
9
alle
12
e
dalle 14 alle 17, conclusi proprio alcuni giorni prima il Santo Natale.
Il Presidente
Amici di San Bernardo